Amanita eliae
Quélet

 

             

Per me Amanita eliae è il soggetto di una storia particolare che narro brevemente. Tutto cominciò un 4 Novembre di una dozzina di anni fa; un giorno tipicamente autunnale, con i primi freddi che accompagnano all'Inverno. Non una giornata da funghi dalle nostre parti, in Lombardia (anche se ora le cose sono cambiate). Decisi di andare a fare una passeggiata in un posto scoperto di recente di cui non mi era nota la bellezza, a pochi chilometri a Nord di Milano: il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate (tra le provincie di Como e Varese). Luogo assai interessante dove castagni (Castanea sativa) e pini (Pinus sylvestris in particolare) convivono con querce di vario tipo (Quercus robur, Q. rubra), robinie (Robinia pseudoacacia), rari faggi (Fagus sylvatica), ecc. Lungo il mio cammino incontrai, finalmente, una strana "Amanitopsis", mai vista prima di allora (cosa decisamente NON strana). Esemplare di dimensioni piuttosto ragguardevoli, con un cappello biancastro con una sfumatura, al disco, leggermente albicocca; la superficie liscia, senza residui di velo, forse lavata da una pioggia recente. E' raro che stacchi i funghi se non quando decido di portarli via per studiarli (cosa non frequente) o per fare foto. Ero incuriosito e allora la raccolsi e rimasi sorpreso perché vidi una cosa che proprio non mi sarei aspettato: un sottile anello! Che diavolo poteva essere quella specie? Non certo una "Amanitopsis" (cioè appartenente alla sezione Vaginatae), nonostante il suo portamento assai ingannevole. Portai a casa il campione e misi tutto nel cassetto in attesa di tempi migliori.
L'anno successivo tornai nello stesso angolo di bosco, stesso periodo (1 Novembre). Ancora un individuo solitario, simile per portamento ma con chiara presenza di residui di velo sul cappello sotto forma di placche; gambo sottile, decorato, anello piuttosto ridotto, volva friabile con cercini.... . Col senno di poi, non poteva trattarsi della, per me, fantomatica Amanita eliae? C'era però un elemento che non quadrava per niente cioè il periodo di raccolta autunnale. Per quanto ne sapevo A. eliae avrei potuto incontrarla, alle mie latitudini, a Maggio o Giugno. Ipotesi errata?
L'anno successivo scandagliai la stazione di ritrovamento cominciando dal mese di Maggio e il primo ritrovamento avvenne i primi di Giugno; tornai qualche giorno dopo per fotografare i giovani sporofori che, nel frattempo, avevano completato il loro ciclo. Altri esemplari li reperii a fine agosto e a metà Ottobre, tutti in pochi metri quadrati di bosco (Rodriguez F., 2003). La volta successiva, con mio grande rammarico, scoprii che quell'angolo di paradiso aveva un aspetto anomalo: avevano abbattuto alcune querce, lasciando solo ceppi. Ci ho riprovato ma non ho più trovato quello che mi interessava: tornerò il prossimo Giugno (undici anni dopo).

4 Novembre 2000 (n199)

1 Novembre 2001 (n234)

velo cappello

4 Giugno 2002 (n238)

volva

8 Giugno 2002 (n239)

velo cappello

velo base gambo

Altri sporofori in stadi diversi di sviluppo
24 Agosto 2002 (n255)
Riporto i grafici con le dimensioni sporali di tutti i campioni analizzati